Arte e benessere
Durata: 28.10.2001 - 07.04.2002
A cura di: Carl Aigner, Andrea Domesle, Dieter Ronte
L'11 dicembre 1911 Lovis Corinth ebbe un crollo fisico, in seguito al quale intraprese numerosi soggiorni curativi, nel 1912 a Bordighera e nel 1913 a Beaulieu e Mentone. Sua moglie Charlotte Berend-Corinth notò successivamente nei suoi dipinti "una vivace luminosità,… e intensità di movimento". Malattia, desiderio di guarigione e rigenerazione, nonché gli spostamenti connessi, il clima diverso, in particolare la più intesa percezione della natura e del proprio corpo e i mutati rapporti di luce producono, infatti, in Corinth un visibile cambiamento nello stile pittorico. Questi tre fattori hanno influenzato anche la pittura di un altro artista, Ernst Ludwig Kirchner. In questo caso, tuttavia, con un tratto diverso: i colori sono diventati più tetri e le linee di contorno più pesanti. Il tentativo di trovare ristoro a Davos a partire dal 1917 e di farsi curare da uno specialista in malattie polmonari non portò la tanto agognata guarigione, bensì condusse l'artista alla morte prematura.
In particolar modo tra gli Impressionisti e i loro seguaci, ma pure tra gli Espressionisti troviamo alcuni artisti che sono stati sottoposti a terapie: Eduard Manet a Versailles, Renoir a Aix-les-Bains, Matisse a Villars-sur-Ollons, Rohls a Bad Soden-Allendorf, Bad Salzungen e Ascona. Emil Nolde andò a trovare spesso sua moglie in luoghi di cura.
A parte il fatto che i luoghi di cura divennero motivo pittorico (Davos per Kirchner, Bordighera per Monet, Murnau per Gabriele Münther e la sua cerchia), il soggiorno in tali località di solito non si può direttamente collegare ad una modificazione dello stile pittorico. Ciò che più spesso è presente ed emerge nelle opere di questi artisti è il tema della villeggiatura, dei luoghi luminosi, del piacere dei bagni liberi da preoccupazioni, dei corpi all'aperto e, trasferito in una dimensione intima, della purificazione interiore.
Questi temi sembrano corrispondere all'estetica sia impressionistica che espressionistica.
Il desiderio, la nostalgia, che vengono espressi nell'opera, hanno un equivalente sul piano compositivo: il bisogno connesso alla ricerca di guarigione e rigenerazione - l'unione corpo-anima nell'ambiente- trova il suo corrispondente sia nello stile impressionistico che in quello espressionistico. Trattati allo stesso modo dalla pennellata, i corpi attraverso il colore formano una armonica unità con l'ambiente.
Lo sguardo su figure nude, la maggior parte delle volte femminili, durante pratiche così intime, come la cura del corpo o la ricerca di guarigione si possono identificare come continuazione dei vecchi motivi di "Diana al bagno" o "Susanna al bagno" di van Dick, Rembrandt e Rubens, dipinti però anche molto spesso da Francois Boucher a da Cranach in "Fonte di giovinezza". Nella mitologia anche per i profani lo sguardo voyeristico sembra crei l'aspettativa per lo svelarsi di segreti, di forze nascoste.
Già questi pochi esempi storico-artistici mostrano che nella storia dell'arte moderna la relazione tra arte e benessere rappresenta una tematica affascinante e dai molteplici aspetti.
Nella mostra svolgono un ruolo preponderante due ambiti tematici: il bagno estivo al mare e il rapporto corpo/uomo e bagno.
Sono presenti tra le altre scene di spiagge dipinte da Liebermann e Feininger, rispettivamente a Norvijk (Olanda) e a Heringsdorf sull' Usedom.
I due nuclei problematici verranno ricondotti fino al presente, per mostrare i cambiamenti culturali nel modo di intendere la ricerca di guarigione, la rigenerazione del corpo e la produzione artistica. Uno sguardo marginale prenderà in considerazione la cultura del corpo in libertà del 1900, gli artisti del Monte Verita e Fidus. Il confronto proseguirà con Matisse e Picasso, con l' "Omaggio a Bonnard" di Botero, Balthus, fino a Helmut Newton, David Hochney, Reiner Fetting, Joseph Beuys.
La piscina diventa uno dei soggetti pittorici preferiti a partire dagli anni 60. Mentre Bill Viola, Bruce Naumann e Mette Tronvoll si aspettano ancora forze segrete dal legame dell'uomo con l'acqua, Massimo Vitali, con le sue rappresentazioni della folla sulle spiagge italiane e francesi, rivolge la sua attenzione al turismo di massa.
Per molti, non più solo nei desideri, le stanze da bagno e i luoghi di cura diventano fonte di necessaria armonia. L'uomo è scomparso da essi come in Jean-Marc Bustamante o Rachel Whiteread.
Per questo motivo il tema Arte e Natura in riferimento al fenomeno del benessere svolge un ruolo fondamentale. L'arte come compimento della natura e la natura come maestra delle arti trovano un interessante terreno di confronto in Carsten Höller, Ugo Dossi, Olafur Eliasson, Fabrizio Plessi, Rosemarie Trockel o Simon Wachsmuth.
La mostra è concepita come evento interdisciplinare e si pone al di là dei confini tra i generi artistici: musica, letteratura, architettura nel contesto delle arti figurative renderanno possibili incontri sorprendenti e rivelatori.
I curatori della mostra saranno Carl Aigner, Andrea Domesle e Dieter Ronte.