BORIS MIKHAILOV - YESTERDAY
Durata: 14.07 - 23.09.2007
Artisti e artiste: Victor Alimpiev, Vika Begalska, Olga Chernysheva, Anna Jermolaewa, Anastasia Khoroshilova, Anatoly Osmolovsky u.a.
a cura di: Valerio Dehò
La kunst Merano arte ospiterà a partire dal prossimo 30 giugno 2007 fino al 23 settembre 2007 una mostra monografica dedicata a Boris Mikhailov celebre fotografo ucraino. L’evento espositivo, curato da Valerio Dehò, presenterà una selezione di 32 fotografie del maestro.
Il lavoro di Boris Mikhailov, sviluppato per cicli tematici fin dagli anni settanta, copre l’intera storia recente dell’Ucraina, dove ha iniziato la sua ricognizione sociale attorno alla vita della gente comune, sempre emarginata e maltrattata dal potere. Il suo lavoro è un immenso atlante umano in cui folle di personaggi si stagliano in paesaggi urbani spesso degradati o nelle estreme periferie di quello che era l’Impero russo. Ma se certamente la sua serie forse più nota è “Case history” presentata nel 2001 alla Saatchi gallery di Londra interamente dedicata agli homeless, il suo lavoro ha connotazioni spesso ironiche e concettuali abbinando la scrittura alle immagini. Mikhailov è un artista di straordinaria capacità visiva che alla base della sua poetica ha posto la sua patria e la gente comune che la abita.
Gli scatti dell’artista non intendono documentare o denunciare uno stato di malessere, ma vogliono dare visibilità ed esistenza a gente che non lascerebbe altra traccia di sé nel mondo. La fotografia per lui è una sorta di nazione in cui trovano accoglienza le persone anonime, senza volto, i casi sociali, gli emarginati dalla storia e dalla società.
Il percorso espositivo della mostra, tra le prime in Italia, presenta parte del ciclo Yesterday’s Sandwich, ultima serie di lavori chiamati per la tecnica “superimposition” (sovrapposizioni) in cui Mikhailov assembla fotografie di precedenti serie, creando nuove immagini. Quasi una rilettura completa della sua storia artistica con una grande capacità d’impatto estetico, ma senza rinunciare al suo stile duro e tagliente che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo quale artista e fotografo che osserva la società nei suoi angoli più bui e dimenticati. Ma questa serie di lavori mostra un Mikhailov diverso e per molti versi inedito che si concede anche a riflessioni sentimentali sul proprio mondo d’origine, ma che riflette sul passato senza arrendersi al piacere della memoria. Queste fotografie che nascono per sovrapposizioni da altre fotografie, danno luogo ad una rapida antologia personale, a delle “immagini d’affezione”, per ricordare un altro grande fotografo come Man Ray.
Si ringrazia per la collaborazione Guido Costa Project di Torino.
Note biografiche dell’artista
Considerato uno dei più importanti fotografi dell’ex Unione Sovietica, Mikhailov nasce nel 1938 a Kharkow, una città dell’Ucraina che per decenni è stata il suo luogo di residenza e anche la sua fonte d’ispirazione. Da qualche anno vive a Berlino.
Mikhailov possiede la grande capacità di scoprire aspetti singolari in luoghi dove gli altri non percepiscono nulla di straordinario.
Le sue fotografie vengono considerate un documento storico, un mezzo per creare opere d’arte, autoritratti e commenti politici. Esse sono, allo stesso tempo, dissidenti e apolitiche, sovietiche e occidentali, in posa e spontanee, piene di umorismo e nostalgiche.
Tra le sue opere più famose “Rote Serie”, “Brown Serie” e “Case History”.