Chi è ancora austriaco?
Durata: 29.04 - 09.09.2017
Artisti e artiste: Nicolò Degiorgis, Francois-Xavier Gbrè, Runo Lagomarsino, Sonia Leimer, Renato Leotta.
a cura di: Luigi Fassi
In occasione del 700° anniversario dell’ordinamento della città di Merano, l’esposizione curata da Luigi Fassi, presenta le opere di cinque artisti - Nicolò Degiorgis, François-Xavier Gbré, Runo Lagomarsino, Sonia Leimer, Renato Leotta - che s’interrogano sulle mutazioni storiche e sociali che hanno interessato la città altoatesina.
Il titolo dell’esposizione s’ispira a quello dell’articolo - Bin ich ein Österreicher? - apparso il 20 agosto 1916 sulle pagine del giornale di guerra Tiroler Soldaten Zeitung. L’autore è lo scrittore Robert Musil, allora sottotenente dell’esercito austriaco, al quale è affidata la direzione del giornale. Nel suo pezzo, Musil si domanda di quale nazionalità si stia parlando.
“Sono austriaco, se ho diritto di cittadinanza a Vienna, Graz, Trieste o Trento?” “Domanda oziosa” mi si ribatterà, “certo che sei austriaco!” Eppure la domanda non è per nulla ingiustificata, perché, cosa strana, il concetto di “Austria” non è fissato espressamente per legge. Quindi, nemmeno i cittadini di quello Stato che legalmente dovrebbe chiamarsi “Austria” si riconoscono di fatto come “austriaci”. Prova a domandare a un contadino in Galizia, a un calzolaio in Carniola, a un avvocato in Boemia, a un maestro di scuola di Vienna, a un sacerdote del Tirolo settentrionale e a un giudice del Tirolo meridionale che cosa siano. Riceverai sicurissimamente come risposta: un polacco, uno sloveno, o forse un carniolano, un boemo-tedesco o un cèco, un basso-austriaco o comunque un austro-tedesco, un tirolese, un italiano. Nessuno, alla tua domanda così semplice, risponderà con altrettanta semplicità: “sono austriaco!” (Sono austriaco? In La guerra parallela, Trento, Reverdito, 1987, p. 23).
Il percorso prende proprio avvio dalla riflessione di Musil per riproporla oggi, a poco più di un secolo di distanza dalla sua pubblicazione, intrecciando tra loro storie, domande e interpretazioni legate alle mutazioni storiche e sociali che hanno interessato la città di Merano.
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