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FRIDA PARMEGGIANI

Inaugurazione: 16.09.2016, 19:00
Durata: 17.09.2016 - 11.01.2017
Artisti e artiste: Frida Parmeggiani
A cura di: Ursula Schnitzer, al. et.

In occasione del 70° compleanno di Frida Parmeggiani, Merano rende omaggio alla celebre costumista di origini meranesi, con un'esposizione realizzata in collaborazione tra Merano Arte e l’Università Mozarteum di Salisburgo, suddivisa in quattro sezioni che a Merano saranno ospitate rispettivamente da Merano Arte e Palais Mamming Museum.

MERANO:                              

Merano Arte
FIGURAZIONI TESSILI                               

17 settembre 2016 - 8 gennaio 2017

Palais Mamming Museum
HOW TO BECOME FRIDA
APPROCCI A FRIDA
WORKING WITH FRIDA

17 settembre 2016 – 20 novembre 2016 

SALISBURGO:
Mirabellgarten: Barockmuseum, Stadtgalerie Museumspavillon, Zwergerlgartenpavillon

21 luglio - 2 settembre 2016

Nei tre decenni dal 1978 al 2008 Frida Parmeggiani è stata la costumista più ricercata d’Europa. Ha lavorato tra gli altri, con registi leggendari come Rainer Werner Fassbinder, Samuel Beckett e André Heller, mentre nel 1979 allestisce il Lohengrin di Wagner per i Bayreuther Festspielen. Per i Salzburger Festspielen, ha disegnato i costumi fantastici e suggestivi  di "Erwartung/Herzog Blaubarts Burg", "Pelléas et Melisande", "Mitridate" e  "La morte di Danton".  Vanno inoltre ricordati i costumi messi in evidenza dalle rappresentazioni di "Madame Butterfly" a Parigi nel 1993 e "Lohengrin" al Metropolitan Opera House di New York  nel 1998. Negli anni 2000 e 2008, ha ideato i costumi per l’intero ciclo in quattro parti dell’opera wagneriana per il Teatro dell'Opera di Zurigo e, nel 2005 per l'Opera Chatelet di Parigi. Dal 1987 Parmeggiani ha progettato quasi esclusivamente i costumi per le produzioni del maestro del teatro americano Robert Wilson. La collaborazione tra Wilson e  Parmeggiani ha condotto ad una varietà di produzioni memorabili ospitate ad Amburgo, Zurigo, Berlino, Salisburgo, Parigi, Madrid e New York , oltre a  stabilire nuovi standard in termini di costumi e luci, nella storia internazionale del  teatro e dell’opera.

Frida Parmeggiani, Figurazione Tessile n.9. Foto e light design: Franck Evin

Le mostre dedicate alla ricerca di Frida Parmeggiani  intitolate "Figurazioni tessili" e ospitate nel corso dell'estate a  Salisburgo e Merano, comprendono nove nuove creazioni, costumi parzialmente costituiti da più parti, a proposito dei quali Elfriede Jelinek ha parlato di "Creature tessili ", attraverso le quali Frida Parmeggiani esplora la tensione tra spazio, forma e tessuto. Per la prima volta Parmeggiani lavora senza drammaturgia, cantanti e attori, potendo così fissare il proprio linguaggio formale minimalista in forme scultoree e statiche.
Tessuti pregiati in combinazione con elementi metallici o colti dalla natura, presentano un valore altamente estetico che permette loro di  essere definiti "Abiti-creatura" (come suggerisce Elfriede Jelinek). La loro “forza fragile” risulta stupefacente. A proposito di questi aspetti formali, le creazioni rivestono un valore anche autobiografico, riassumendo le esperienze e i sogni della loro creatrice.

In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo edito da Schlebrügge/Wien, con testi di Robert Wilson, Elfriede Jelinek ("Ciò che cade, tiene"), Bernd Sucher, Ursula Schnitzer e Silke Geppert. Le due sequenze fotografiche sono state realizzate da Franck Evin ed Elisabeth Hölzl.

Frida Parmeggiani, Kostümabstraktion n. 6. Foto und Light Design: Franck Evin

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